“Tangenze”, 2013 Atelier Zampieri, Venezia

L’opera Tangenze nasceva l’8 settembre 2013 nello studio di Alberto Zampieri, in via banchina molini 14, a marghera e presentato al Surrealist events atelier Zampieri del V open studios di Banchina Molini 14 a Marghera-Venezia.

The opera Tangenze was born on september 8, 2013 in the studio of Alberto Zampieri, via banchina molini 14, presented a the Surealist Events atelier Zampieri of the V open studios of Banchina Molini 14 in Marghera-Venezia.

 

foto di Veronica Candreva

 

Alla sua realizzazione, parteciparono Alberto Zampieri (regia,danza, pittura), Marjolaine Uscotti (disegno corporale e danza), Giovanni Montalto (tromba), Alessio Rossato ( campionatura sonora-inferno), Costanza Degani (scenografia dell’Uccellaccio), Veronica Candreva (fotografia, video-maker, montaggio video), Stele Eleonor De Battisti e Federica Bertoni (per il trucco e fotografia).

Alberto Zampieri (director, dance, painting), Marjolaine Uscotti (body drawing and dance ), Giovanni Montalto (trumpet), Alessio Rossato (sound-hell sampling), Costanza Degani (Uccellaccio scenery, Veronica Candreva (photography, video maker, video editing), Stele Eleonor De Battisti and Federica Bertoni (for makeup and photography), took part in its realization.

 

foto di Veronica Candreva

 

Tangenze, l’inizio…

Nella notte di Ferragosto 2013, sul lungomare del Lido di Venezia, una festa sulle note di musica house del deejay Carlo Natale, tra la luce fioca del falò e la penombra del riflesso lunare sulla diga cementizia, scorgevo la musa. Come un avvoltoio, coinvolgevo Marjolaine al V open studios di Banchina Molini.

 

 

Tangenze, the beginning…on the night of august 2013,on the promenade of the Lido in Venice, a feast on the house music of the deejay Carlo Natale, between the dim of the bonfire and the dimness of the lunar reflection on the cement dam, I saw the muse. As a vulture, I involved Marjolaine Uscotti at the banchina molini’s V open studios

 

 

–  I fondamentali, a porte chiuse…

Fin dai primi momenti sentivo che coinvolgere uno alla volta questi artisti stava producendo qualcosa, non sapevo precisamente quale, si chiamava energia, quella che ti entra dentro, che genera l’uno, che ti spinge a proseguire accelerando! Il tempo si era fermato e sembrava che ogni cosa si incastonasse al suo posto, senza chissà quali acrobazie immaginabili. Quella era “improvvisazione”!

Fundamentals, behind closed doors…

From the very first moments I feel that involving these artists one at a time was producing something, I didn’t know exactly what called energy, the one that enters you that generates the one, that pushes you to continue accelerating! Time had stopped and everything seemed to fit in its place, with no who knows what stuns imaginable. That was “imrovisation!

 

foto composizione di Veronica Candreva

 

Già, l’improvvisazione…. ci stava muovendo come delle marionette. Il lavoro era già fatto e bastava dare il tempo perché si realizzasse. Mentre si preparava l’evento, si aggiungevano personaggi. Giovanni Montalto ispirato dal work in progress di Tangenze, nell’ultimo giorno a disposizione e in anteprima mi presentava “Hell from Jazz” opera per tromba elettronica elaborata da Alessio Rossato. Fu il brivido lungo la schiena! Tangenze diventava sempre più grande, si stava autoalimentando e le sue sue sembianze mi apparivano sempre di più mostruose, tentacolari. In quel momento, cominciavo ad avere quella giusta paura dell’imprevedibile. Mi mettevo in pari soltanto nel momento in cui riuscivo ad aggiungere l’impianto da 2000 watt grazie ad un componente di una band delle sale prove di banchina molini. Tutto questo mentre la Uscotti era non pervenuta.

Yesimprovisationhe was moving us like puppets. The work was already done and it was enough to give time for it to happenAs the event was being prepared, characters were added.

Giovanni Montalto inspiredon the last day available and preview presents me presented me  with “hell” by Giovanni Montaltotrumpet song sampled by Alessio Rossato. It was the shiver down his back!

Tangenze became more and more he was getting bigger and biggerhe was self feeding, and his likeness seemed more and more monstroussprawling. At that momentI was beginning to have that right fear of the unpredictableI was only on a par when I was able to add the 2000 watt system thanks to a member of a band of the dock dock rehearsal roomsAll this while The Uscotti had not arrived.

 

foto composizione di Veronica Candreva

 

L’assurdo si stava compiendo: tangenze voleva, ardiva, ordiva! La sensazione era quella di sentirmi un’attore-regista sempre più incosciente, prendendo atto soltanto, che tangenze voleva tutto. Ed infine é stata accontentata: gli ho dato tutto.

The absurd was being carried out: tangenze wanteddaring, ordence! The feeling was to feel like an actor-director more and more unconsciousnoting onlythat tangenze wanted everythingAnd finally she was satisfiedI gave him everything.

 

-21 settembre 2013, la performance di Tangenze

ore 20, in piena preparazione riappariva come dal nulla la danzatrice Marjolaine Uscotti: non sei nel programma, come non sono…io devo danzare, no non puoi, si invece che posso!

Aveva deciso, giusto due parole per metterla al corrente di quello che ormai era già stabilito, la rapsodia di tangenze ,dalla sequenza pittorica alla performance finale di inferno, non gli dissi altro e poi fu tutta improvvisazione.

-21 September 2013, the performance of Tangenze…

p.m., in full preparationthe dancer Marjolaine Uscotti reappeared as if out of nowhereyou are not in the programas they are not… I have to danceno you can’t, yes instead I can!

He had decidedjust two words to make her aware of what was already establishedthe rhapsody of tangenzefrom the pictorial sequence to the final performance of hellI told him nothing else and then it was all improvisation.

 

foto di Eleonor De Battisti

 

Ero dentro la tela, che avevo dipinto ad olio 7 giorni prima e dal centro di essa iniziava Terra-aria di Giovanni Sollima. Dal violoncello uscivano le prime note ed io, non sapevo più nulla, lo spazio era tutto delle emozioni, tante, troppe…e contemporaneamente iniziava Marjolaine, portandomi tutto il conforto come sussurrandomi, tranquillo ora ci sono io.

Iniziammo la nostra danza, la sua da professionista e la mia tutta inconscia. Un tango a parti invertite, un tango fatto e creato da noi per noi due.

Tangenze, la performance, guarda il video


foto di Eleonor De battisti

 

– Tangenze, inferno…

Terminate le sequenze sonore di Terra-aria e acquilarco di Giovanni Sollima, durante la pausa silenziosa, interagivo con tre persone scelte a caso tra il pubblico presente. Ad ogni una di loro chiesi di tracciare col pennello a cui avevo intriso del colore, di tracciare un segno sulla tela, come una tangente. Un’interazione voluta con il pubblico, per tornare come nella realtà, dopo la danza e prima del confronto con la tromba del diavolo.

I tempi erano prestabiliti e al monento della tromba, sapevo che dovevo indossare la maschera, ossia l’uccellaccio  creata da Costanza Degani. Me la doveva passare, la guardai e lei era li pronta a porgermela. Mi appariva come un saluto rasentava un addio, come se da quel momento in poi non sarei stato più lo stesso. Indossai la maschera come se dovessi andare incontro alla morte e la tromba iniziava scandendo col suo sibilo assordante di decibel, i tempi. La sua dittatura non permetteva distrazioni, non respiravo pensavo di svenire da un momento all’altro, nella maschera non vi erano fori e la concentrazione era tutta ad ascoltare i limiti di tutto ciò. Il limite era rappresentato dalla tentazione, quella di reagire alla violenta sua provocazione, senonché qualcosa mi fu suggerito dalla coscienza ormai sola a se stessa, di riflettere. Il momento della riflessione mi insegnò, che nelle tentazioni vi è quell’istante in cui puoi decidere del tuo destino.

 

-Tangenze, hell

After Giovanni Sollima’s Sound terra-aria e aquilarco sequences, a silent break made me interact with thre erandomly chosen people among the audience present. At each of them, I asked one of them to draw with the brush to which I had drenched the color, to draw a mark on the canvas, like a tangenze. A deliberate interaction with the audience, to return as in reality, after the dance and before the confrontation with the devil’s trumpet.

The times were set and at the trumpet, I knew that I had to wear the mask, that is, the bird created by Constance Degani. I had to pass it, I looked at her and she was ready to give it tome. It seemed to me as a greeting that would be a farewell, as if from that moment on I would not be the same again. I wore the mask as if I were to meet death and the trumpet began by scanning with its deafening hiss of decibels, the times. His dictatorship did not allow distractions, I did not breathe I thought I would faint at any moment, in the mask there were no holes and the concentration was all to listen to the limits of all this. The limit was the temptation, that of reacting to the violent provocation, if something was suggested to me by the consciousness now alone to itself, to reflect. The moment of reflection taught me, that in temptations there is that moment when you can decide your destiny.

 

foto di Eleonor De Battisti

 

La realizzazione di Tangenze nella sua interezza, è stata resa possibile grazie alla partecipazione di Marjolaine Uscotti, Giovanni Montalto, Veronica Candreva, Alessio Rossato, Costanza Degani, Federica Bertoni, Eleonor De battisti, Alessandra Cataletta.

Un doveroso ringraziamento per la concessione e l’utilizzo dei brani Terra-aria e Aquilarco di Giovanni Sollima nella performance di Tangenze, va alla casa musicale di Sonzogno-Milano, senza della quale non sarebbe stato possibile omaggiare dei nostri talenti, la libera fruizione a posteriori dell’opera di Tangenze.

 

 

 

The realization of Tangenze in its entiretywas made possible thanks to the participation of  Marjolaine Uscotti, Giovanni Montalto, Veronica Candreva, Alessio Rossato, Costanza Degani, Federica Bertoni, Eleonor De Battisti, Alessandra Cataletta.
A dutiful thank you for the concession and use of the songsTerra-aria and Aquilarco by Giovanni Sollima in the performance of Tangenzegoes to the musical house of Sonzogno-Milanowithout which it would not have been possible to pay homage to our talentsthe free use ofTangenze’s work in retrospect.

foto di veronica Candreva

 

presentazione evento di Veronica Candreva